Pensiero serale del 14-12-2023

bibbia

Oggi la Chiesa ricorda san Giovanni della Croce. Vi spedisco, anche se solo in parte, l’omelia pronunciata da san Giovanni Paolo II a Segovia, nel luogo in cui è sepolto. Ovviamente è preferibile leggere e meditare per intero l’omelia di papa Wojtyla.

«Il dottore mistico insegna che nella fede è anche necessario privarsi delle creature, sia di quelle che si percepiscono per mezzo dei sensi che di quelle che si raggiungono con l’intelletto, per unirsi in una maniera conoscitiva con lo stesso Dio. Questa via che conduce all’unione, passa attraverso la “notte oscura” della fede. […] “Perché nel donarci, come ci ha dato, il Figlio suo, che è una Parola sua e non ne ha un’altra, ci ha detto tutto ed in una volta sola in questa unica Parola, e non ha più niente da dire” (S. Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo, II, 22, 3). Per questo la fede è la ricerca amorosa del “Dio nascosto” che si rivela in Gesù Cristo, l’Amato (cf. S. Giovanni della Croce, Cantico spirituale, I, 1-3.11). […]
Nel silenzio della preghiera si realizza l’incontro con Dio e si ascolta quella Parola che Dio ci dice in eterno silenzio e che nel silenzio deve essere ascoltata (cf. S. Giovanni della Croce, Parole di luce e di amore, 104). Un grande raccoglimento e un abbandono interiore, uniti al fervore della preghiera, aprono le profondità dell’anima “al potere purificatore dell’amore divino”.
Giovanni della Croce seguì le orme del Maestro, che si ritirava a pregare in luoghi solitari (cf. S. Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo, III, 44, 4). Amò la solitudine sonora dove si ascolta la musica silente, il rumore della fonte che sgorga e zampilla anche se è notte. Lo ha fatto durante le lunghe veglie di preghiera ai piedi dell’Eucarestia, quel pane vivo che dona la vita e che porta fino alla sorgente dell’amore trinitario» (GIOVANNI PAOLO II, Omelia, Segovia, 4 novembre 1982).

Domani sera penso di continuare a presentarvi tale omelia.
Sul sito della parrocchia ho dato molte altre indicazioni su san Giovanni della Croce (ho indicato la sua biografia, i suoi scritti, varie opere che lo riguardano). Ora mi limito a sottolineare che i santi ci aiutano a renderci conto dell’importanza di una vera esperienza di Dio nell’unione con Lui, nella solitudine, nel silenzio, nell’ascolto, nell’obbedienza alla Sua volontà.
Sul sito della parrocchia ogni giovedì c’è il testo dell’adorazione eucaristica e stasera presento vari pensieri, sempre di san Giovanni.