Venti anni fa, pochi mesi prima di salire in Cielo, san Giovanni Paolo II volle effettuare a Lourdes il suo ultimo viaggio fuori dall’Italia. Giunto dinanzi alla Grotta, pronunciò questa parole: «Inginocchiandomi qui, presso la grotta di Massabielle, sento con emozione di aver raggiunto la meta del mio pellegrinaggio».
Concluse la recita del Santo Rosario con questa preghiera, che mi sembra un vero programma di vita cristiana. Auguro a me e a voi di progredire ogni giorno in un rapporto sempre più profondo, umile e fiducioso con la nostra Mamma del Cielo.
«Ave Maria, Donna povera ed umile, benedetta dall’Altissimo! Vergine della speranza, profezia dei tempi nuovi, noi ci associamo al tuo cantico di lode per celebrare le misericordie del Signore, per annunciare la venuta del Regno e la piena liberazione dell’uomo.
Ave Maria, umile serva del Signore, gloriosa Madre di Cristo! Vergine fedele, dimora santa del Verbo, insegnaci a perseverare nell’ascolto della Parola, a essere docili alla voce dello Spirito, attenti ai suoi appelli nell’intimità della coscienza e alle sue manifestazioni negli avvenimenti della storia.
Ave Maria, Donna del dolore, Madre dei viventi! Vergine sposa presso la Croce, Eva novella, sii nostra guida sulle strade del mondo, insegnaci a vivere e a diffondere l’amore di Cristo, a sostare con Te presso le innumerevoli croci sulle quali tuo Figlio è ancora crocifisso.
Ave Maria, Donna della fede, prima dei discepoli! Vergine Madre della Chiesa, aiutaci a rendere sempre ragione della speranza che è in noi, confidando nella bontà dell’uomo e nell’amore del Padre. Insegnaci a costruire il mondo dal di dentro: nella profondità del silenzio e dell’orazione, nella gioia dell’amore fraterno, nella fecondità insostituibile della Croce.
Santa Maria, Madre dei credenti, Nostra Signora di Lourdes, prega per noi» (S. GIOVANNI PAOLO II, Lourdes, 14-8-2004).