Come non ricordare che 19 anni fa in questo giorno salì in Paradiso san Giovanni Paolo II? Il 17 settembre 1993 egli si recò a La Verna e recitò una preghiera a san Francesco d’Assisi. Credo che poche persone come san Francesco abbiano fatto vera e profonda esperienza del mistero pasquale e pochi luoghi come La Verna siano davvero pieni della luce della Pasqua. È evidente che oggi molti cercano la pace, si impegnano per la pace e magari pregano per la pace. Io, sollecitato anche dal film “Fatima” (del 2020) che la sera di Pasqua è stato trasmesso su Rai 1 (e che è ancora visibile su Raiplay) ho meditato ancora sul fatto che la pace sarà molto lontana fin quando non ci impegneremo seriamente a combattere il vero nemico della pace che è il peccato. Mi pare che questo sia un pilastro del messaggio di Fatima. Papa Wojtyla ci esorta anche a questo nella preghiera che stasera vi spedisco, di cui vi segnalo, in particolare, anche l’ultima frase.
«O San Francesco, stigmatizzato de La Verna, il mondo ha nostalgia di te quale icona di Gesù crocifisso. Ha bisogno del tuo cuore aperto verso Dio e verso l’uomo, dei tuoi piedi scalzi e feriti, delle tue mani trafitte e imploranti. Ha nostalgia della tua debole voce, ma forte della potenza del Vangelo. Aiuta, Francesco, gli uomini d’oggi a riconoscere il male del peccato e a cercarne la purificazione nella penitenza. Aiutali a liberarsi dalle stesse strutture di peccato, che opprimono l’odierna società. Ravviva nella coscienza dei governanti l’urgenza della pace nelle Nazioni e tra i Popoli. Trasfondi nei giovani la tua freschezza di vita, capace di contrastare le insidie delle molteplici culture di morte. Agli offesi da ogni genere di cattiveria comunica, Francesco, la tua gioia di saper perdonare. A tutti i crocifissi dalla sofferenza, dalla fame e dalla guerra riapri le porte della speranza. Amen» (GIOVANNI PAOLO II, Angelus, La Verna, 17-9-1993).