Pensiero serale 28-10-2024

Come già altre volte, vi spedisco una preghiera presentata da Riccardo Maccioni. Questa presentazione è molto bella, ma la preghiera che segue è davvero superlativa.

 

«L’uomo per realizzare pienamente sé stesso, così come è stato pensato dal buon Dio, deve sognare in grande. Perché siamo tutti fatti per realizzare cose importanti, al servizio di quella civiltà dell’amore che è la forma del mondo desiderata dal Signore. Tuttavia, per riuscirci non possiamo puntare solo su noi stessi bensì occorre liberarsi dalla presunzione, condividere con gli altri le proprie qualità e difetti, e, nell’ottica della fede, farsi umili, semplici, docili all’azione dello Spirito che chiede di abitare in noi. È l’atteggiamento che anima Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), l’autore del “Piccolo Principe”, che pure, aviatore coraggioso, di imprese ardite ne aveva immaginate tante. Nel segno della felice espressione: “l’essenziale è invisibile agli occhi”, probabilmente la frase più nota del suo capolavoro letterario, in questa preghiera Saint-Exupery ci invita a guardare la realtà con il cuore, liberi da ogni arroganza. E allora scopriremo la bellezza di gustare il tempo, la dolcezza che può nascondersi dietro un incontro in apparenza banale, l’importanza di non sprecare niente del giorno che ci viene dato di vivere. Nella consapevolezza che anche le montagne più alte si scalano poco per volta, un passo dopo l’altro» (RICCARDO MACCIONI, Lunedì dello spirito. Saint-Exupéry e l’arte dei piccoli passi, in Avvenire, 28-10-2024).

 

Ecco ora la preghiera del grande scrittore francese.

 

«Non ti chiedo né miracoli né visioni ma solo la forza necessaria per questo giorno! Rendimi attento e inventivo per scegliere al momento giusto le conoscenze ed esperienze che mi toccano particolarmente. Rendi più consapevoli le mie scelte nell’uso del mio tempo. Donami di capire ciò che è essenziale e ciò che è soltanto secondario. Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura: che non mi lasci, semplicemente, portare dalla vita ma organizzi con sapienza lo svolgimento della giornata. Aiutami a far fronte, il meglio possibile, all’immediato e a riconoscere l’ora presente come la più importante. Dammi di riconoscere con lucidità che le difficoltà e i fallimenti che accompagnano la vita sono occasione di crescita e maturazione. Fa’ di me un uomo capace di raggiungere coloro che hanno perso la speranza. E dammi non quello che io desidero ma solo ciò di cui ho davvero bisogno. Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi» (Antoine de Saint-Exupéry).

 

Questa preghiera mi aiuta a coltivare la speranza e la pace. È bellissimo il riferimento all’ “ora presente”, e poi com’è importante saper distinguere l’essenziale dal secondario; e i miei desideri da ciò che conta veramente!

Auguro a me e a voi di saper andare incontro a “coloro che hanno perso la speranza”.

Con l’aiuto di Dio sapremo vivere in modo costruttivo anche “le difficoltà e i fallimenti”.