Anche stasera monsignor Aiello ci aiuta a riflettere sulle letture della s. Messa in stretto collegamento col santo che oggi ricordiamo: sant’Agostino
«Lectio Divina
Ci hai fatti per te
Lettura
Paolo mette in guardia da chi “conduce una vita disordinata, non secondo l’insegnamento che vi è stato trasmesso”. Noi immediatamente il disordine lo applichiamo alla vita morale ma, a giudicare dalle righe che seguono, l’Apostolo può riferirsi innanzitutto ad un “disordine mentale”, pericolo che vedo molto presente nelle nuove generazioni: affastellare immagini, messaggi, richieste di amicizia, foto, chat, prima sul cellulare e poi in mente, come se “tutto fa brodo”, non aiuta il rigore del pensiero e apre le porte ad altri disordini.
Meditazione
L’ordine mentale chiama e reclama delle priorità che debbono essere mantenute e, in base alle quali, si ordinano impegni e doveri, lavoro e svago, cose da tenere ferme e altre che sono secondarie. L’ordine mentale richiede anche il mantenersi in attività manuali e concettuali che impediscano i tempi morti dell’ozio: “Noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi”. Paolo ha consegnato alla comunità questa regola: “Chi non vuol lavorare, neppure mangi”. Se dovesse essere applicata oggi, dentro e fuori la Chiesa, non so quanti avrebbero diritto al proprio sostentamento. Sembrano riflessioni troppo prosaiche, lontane dai voli spirituali che spesso ascoltiamo, ma la vita cristiana e concretamente ancorata alla realtà, agli affetti, al proprio dovere, al lavoro, alla vita con le sue esigenze Nel Vangelo, i “Guai!” pronunciati da Gesù scendono su di noi come una sassaiola senza scampo. Oggi si va al cuore del problema: “Assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità”. È la doppiezza di vita ciò contro cui Gesù punta il dito: l’apparire non ha riscontri nell’essere, il personaggio è altro dalla persona. Pur tra tanti tormenti e indecisioni, come abbiamo intravisto ieri tra le lacrime di Monica, sua madre, Agostino è stato tormentato dalla ricerca della verità e da tentativi andati a vuoto. Anche se appartiene ad un tempo “epico” della storia della Chiesa, in lui intravvediamo la ricerca affannosa dell’uomo della modernità. Le cose attirano, la bellezza chiama e seduce, il prestigio ha presa sulla mente e fa pagare prezzi alti, ma il cuore resta angosciato finché non si scopre che “ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”. I grandi desideri mai pienamente appagati portano attesa di Dio: è Lui che li ha posti in noi e ci guarda con amore mentre “cerchiamo come a tentoni”. L’anima non si sazia di nulla se non di Dio.
Preghiera:
Rendici cercatori appassionati della Bellezza, così nuova e così antica che mai stanca e sempre chiama oltre.
Agire:
Leggo qualche pagina dalle “Confessioni”» (AIELLO ARTURO, Ci hai fatti per te, in Messa meditazione 2024, luglio-agosto, pp.429-430).
Credo che sia molto importante riflettere sui due tipi di disordine: quello mentale e quello morale. Qualcuno ha detto che l’inizio della morale consiste nel cominciare a pensare bene!
Poi c’è una frase che mi ha quasi abbagliato per la sua immensa bellezza:
“L’anima non si sazia di nulla se non di Dio”.