Gesù ci rivolge una domanda precisa nel Vangelo di oggi: “Voi, chi dite che io sia?” (Lc 9,20). Proprio oggi 27 settembre la Chiesa ci presenta un gigante della carità, san Vincenzo de’ Paoli. Io vi presento le parole di madre Teresa di Calcutta.
«Chi è Gesù per me.
Il Verbo fatto carne. Il pane di vita. La vittima che si offre sulla croce per i nostri peccati. Il sacrificio offerto nella santa messa per i peccati del mondo e miei personali. La parola che devo dire. Il cammino che devo seguire. La luce che devo accendere. La vita che devo vivere. L’amore che deve essere amato. La gioia che dobbiamo condividere. Il sacrificio che dobbiamo offrire. La pace che dobbiamo seminare. Il pane di vita che dobbiamo mangiare. L’affamato che dobbiamo sfamare. L’assetato che dobbiamo dissetare. Il nudo che dobbiamo vestire. Il senzatetto al quale dobbiamo offrire riparo. Il solitario al quale dobbiamo far compagnia. L’inatteso che dobbiamo accogliere. Il lebbroso le cui ferite dobbiamo lavare. Il mendicante che dobbiamo soccorrere. L’alcolizzato che dobbiamo ascoltare. Il disabile che dobbiamo aiutare. Il neonato che dobbiamo accogliere. Il cieco che dobbiamo guidare. Il muto a cui dobbiamo prestare la nostra voce. Lo storpio che dobbiamo aiutare a camminare. La prostituta che dobbiamo allontanare dal pericolo e colmare della nostra amicizia. Il detenuto che dobbiamo visitare. L’anziano che dobbiamo servire. Gesù è il mio Dio. Gesù è il mio sposo. Gesù è la mia vita. Gesù è il mio unico amore. Gesù è tutto per me. Gesù, per me, è l’unico».
Aggiungo due piccoli pensieri: se voglio dimostrare il mio amore a Gesù, devo almeno impegnarmi di più a combattere il peccato in tutti i suoi aspetti. Inoltre, posso fare una bella verifica su come utilizzo il mio tempo (a questo tema è dedicata la Prima Lettura di oggi).