Stasera, ancora accompagnati da Alessandro Pronzato, ancora in base al Vangelo di domenica scorsa, riflettiamo su due atteggiamenti che deve avere chi vuol essere discepolo di Gesù, “affamato” della sua Parola.
«Occorre anzitutto attenzione. «Quando Dio parla, occorre scavare dentro di noi uno spazio di silenzio perché Lui possa trovare dove collocare il suo messaggio. […] Ascolta quella Parola come fosse pronunciata oggi per la prima volta. “Dio non attende che noi facciamo parole sul testo, aspetta bensì il nostro cuore” (sant’Agostino). Prima di fare discorsi eruditi o imbastire pensieri elevati ricorda che devi “accogliere”.
Assiduità
Bisogna nutrirsi intensamente e in continuità. […] Ci vuole una ricerca assidua, una lettura costante, un contatto abituale. Occorre leggere e rileggere la Scrittura affinché penetri spirito e corpo del credente. San Girolamo, esperto in materia, assicura: “La lettura produce l’assiduità, l’assiduità produce la familiarità e la familiarità produce e accresce la fede”» (PRONZATO ALESSANDRO, Pane per la Domenica. Commento ai Vangeli. Ciclo B, Gribaudi, Torino 1984, p. 199).
La Provvidenza in questo mercoledì della XVI settimana ci dona proprio la parabola del seminatore. Mi sembra una chiara indicazione da parte del Signore!