Già stasera celebriamo i Primi Vespri della solennità della nascita di Giovanni Battista. Sono molto legato a questo santo per vari motivi, ma per due in particolare, molto attuali soprattutto per la confusione da cui siamo circondati sui principali temi etici. La sua nascita deriva chiaramente da un prodigioso intervento di Dio. I suoi genitori erano anziani e sterili. Ovviamente questo riguarda ogni nascita, ogni concepimento. L’uomo, oggi soprattutto, vuole disporre di tutto, in particolare del concepimento di ogni persona (pensiamo ai peccati gravissimi della contraccezione, dell’aborto e delle tecniche di fecondazione artificiale). Sia Ger 1,5 (Prima Lettura della s. Messa vespertina della vigilia) sia Is 49,1 (Prima Lettura della s Messa del giorno) ci ricordano che ogni nascita, ogni concepimento hanno in Dio la loro vera sorgente. Povero l’uomo che osa mettersi al posto di Dio Creatore e Padre proprio nel legame delicatissimo che unisce la sessualità con la procreazione (temi sui quali ci hanno illuminato san Paolo VI con l’ “Humanae vitae”, san Giovanni Paolo II con la “Familiaris consortio” e il cardinale Ratzinger con l’istruzione “Donum vitae”).
L’altro motivo per cui amo moltissimo san Giovanni è il suo coraggio nell’ammonire Erode Antipa per il suo adulterio. Anche su questo tema noi Chiesa dobbiamo annunciare con verità e coraggio l’immutabile disegno di Dio sulla famiglia, sull’unica vera famiglia. Spero che cogliate la grande somiglianza di san Giovanni con i due santi martiri inglesi che proprio ieri abbiamo ricordato.