Pensiero serale 19-03-2025

Oggi, ricordando san Giuseppe, voglio darvi un piccolo commento sul pensiero di Søren Kierkegaard che vi ho spedito ieri.«La vera preghiera non è quando Dio sta ad ascoltare ciò che noi gli domandiamo; ma quando l’orante continua a pregare fino a che sia egli colui che ascolta: che ascolta ciò che Dio vuole».Saper ascoltare Dio significa saper vivere il silenzio e poi saper passare ai fatti, cioè attuare quanto il Signore ci ha detto e ci chiede.Ecco alcune frasi che potrebbero aiutarci nella vita spirituale.«Nella misura in cui cresce in noi la Parola – il Verbo fatto uomo – diminuiscono le parole» (Sant’Agostino).«Una parola pronunciò il Padre, e fu suo Figlio ed essa parla sempre in eterno silenzio, e nel silenzio deve essere ascoltata dall’anima» (San Giovanni della Croce).«Tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera» (Pascal, Pensieri, 139).Queste frasi le ho lette in un discorso del Papa. Ecco ora il suo commento e la sua esortazione. «La profondità del cuore cresce col silenzio, silenzio che non è mutismo, […] ma che lascia spazio alla saggezza, alla riflessione e allo Spirito Santo. Noi a volte abbiamo paura dei momenti di silenzio, ma non dobbiamo avere paura! Ci farà tanto bene il silenzio. E il beneficio del cuore che ne avremo guarirà anche la nostra lingua, le nostre parole e soprattutto le nostre scelte. Infatti Giuseppe ha unito al silenzio l’azione. […] Le nostre parole possono diventare adulazione, vanagloria, bugia, maldicenza, calunnia»» (FRANCESCO, Udienza generale 15-12-2021).Ecco, infine, una preghiera a san Giuseppe.«San Giuseppe, uomo del silenzio, tu che nel Vangelo non hai pronunciato nessuna parola, insegnaci a digiunare dalle parole vane, a riscoprire il valore delle parole che edificano, incoraggiano, consolano, sostengono. Fatti vicino a coloro che soffrono a causa delle parole che feriscono, come le calunnie e le maldicenze, e aiutaci a unire sempre alle parole i fatti. Amen» (ivi).