Pensiero serale 17-01-2025

Anche stasera abbiamo l’opportunità di meditare su un miracolo di Gesù (Mc 2,1-12). La persona su cui Gesù manifesta il suo Amore onnipotente non Gli rivolge alcuna preghiera e non si dice nulla sua (eventuale) fede (o pentimento per i peccati). Addirittura coloro che per lui si rivolgono a Gesù probabilmente non pensavano per niente al vero miracolo spirituale che Gesù avrebbe effettuato per il loro amico. Gesù va addirittura oltre i loro desideri!
La preghiera, che vi do ora, ci aiuta a meditare e a guardare dentro noi stessi per individuare qualche paralisi da cui Gesù vuole liberarci.

«Grazie, Signore, per la fede di chi mi ha portato a te. Grazie perché hai conosciuto la mia miseria, il peccato che mi paralizza, eppure non mi hai condannato. Grazie per il tuo sguardo d’infinita tenerezza posato su di me, inerte. Grazie per quella parola che non cercavo, e che pure mi ha ridato la vita: “Ti sono rimessi i tuoi peccati”. Grazie per la libertà nuova che ha “sciolto” le catene che tenevano avvinto il mio cuore e che mi ha dato uno slancio prima sconosciuto. Grazie, Signore, per la gioia della fede che tu stesso hai suscitato in me. E ora che mi hai dato la possibilità di camminare, sostienimi, perché non venga meno per la via. Fa’ che, strettamente unito ai fratelli nella fede, impari anch’io a portare altri a te, finché non giungeremo tutti insieme a quel riposo eterno a cui ci inviti, alla beata festa dell’Amore!» [ANNA M. CÀNOPI e COMUNITÀ DELL’ABAZIA BENEDETTINA “MATER ECCLESIAE”, ISOLA SAN GIULIO, Oratio, in GIORGIO ZEVINI – PIER GIORDANO CABRA (a cura di), Lectio divina per ogni giorno dell’anno, Queriniana, Brescia, vol. 9, pp. 43-44].

Questo miracolo mi spinge a riflettere anche su altro punto. Spesso fra coniugi e anche nei rapporti con Gesù sento la frase: “accettami come sono”. C’è anche la variante: “Gesù ti ama così come sei”. Queste espressioni le ritengo tanto commoventi quanto …pericolose. Su questo tema tornerò appena possibile.