Stasera “torno” a san Paolo VI con una preghiera che ha un tema ben preciso: la fede. Ogni espressione va meditata attentamente.
PER OTTENERE IL DONO DELLA FEDE
«Signore, io credo; io voglio credere in te.
O Signore, fa’ che la mia fede sia piena.
O Signore, fa’ che la mia fede sia libera.
O Signore, fa’ che la mia fede sia certa.
O Signore, fa’ che la mia fede sia forte.
O Signore, fa’ che la mia fede sia gioconda.
O Signore, fa’ che la mia fede sia operosa.
Amen» (San Paolo VI).
Mi limito a pochi interrogativi.
Cerco di nutrire la mia fede?
So che senza intensa e costante preghiera, senza un rapporto forte con i sacramenti, la fede prima o poi svanisce?
La mia fede incide davvero sul mio modo di pensare?
Vivo in modo equilibrato il rapporto tra natura e grazia, tra ragione e fede?
La mia fede è ridotta a emozioni e sentimentalismo?
Un modo concreto per tale verifica è vedere se la fede incide sul mio modo di intendere e vivere l’affettività e la sessualità.
Col mio fidanzato, col mio coniuge, la fede incide oppure no?
Stiamo insieme per un progetto di Dio o per motivazioni solo umane?
Ci segue un padre spirituale?
In concreto, con mio marito prego o no?
Facciamo insieme scelte di fede o no?
Educhiamo insieme i nostri figli alla fede?