Ieri facevo cenno alla confusione diffusa nella Chiesa sul tema del divorzio. Stasera mi limito a farvi presente l’insegnamento espresso da papa Benedetto XVI nell’esortazione “Sacramentum caritatis”, documento pubblicato dopo il Sinodo dedicato all’Eucaristia.
«Se l’Eucaristia esprime l’irreversibilità dell’amore di Dio in Cristo per la sua Chiesa, si comprende perché essa implichi, in relazione al sacramento del Matrimonio, quella indissolubilità alla quale ogni vero amore non può che anelare. Più che giustificata quindi l’attenzione pastorale che il Sinodo ha riservato alle situazioni dolorose in cui si trovano non pochi fedeli che, dopo aver celebrato il sacramento del Matrimonio, hanno divorziato e contratto nuove nozze. Si tratta di un problema pastorale spinoso e complesso, una vera piaga dell’odierno contesto sociale che intacca in misura crescente gli stessi ambienti cattolici. I Pastori, per amore della verità, sono obbligati a discernere bene le diverse situazioni, per aiutare spiritualmente nei modi adeguati i fedeli coinvolti. Il Sinodo dei Vescovi ha confermato la prassi della Chiesa, fondata sulla Sacra Scrittura (cfr Mc 10,2-12), di non ammettere ai Sacramenti i divorziati risposati, perché il loro stato e la loro condizione di vita oggettivamente contraddicono quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa che è significata ed attuata nell’Eucaristia. I divorziati risposati, tuttavia, nonostante la loro situazione, continuano ad appartenere alla Chiesa, che li segue con speciale attenzione, nel desiderio che coltivino, per quanto possibile, uno stile cristiano di vita attraverso la partecipazione alla santa Messa, pur senza ricevere la Comunione, l’ascolto della Parola di Dio, l’Adorazione eucaristica, la preghiera, la partecipazione alla vita comunitaria, il dialogo confidente con un sacerdote o un maestro di vita spirituale, la dedizione alla carità vissuta, le opere di penitenza, l’impegno educativo verso i figli» (BENEDETTO XVI, Sacramentum caritatis, 22-2-2007, 29).
A me sembrano parole molto chiare. Resto ovviamente disponibile per chi ha bisogno di spiegazioni. Nella cultura attuale si pensa che dopo il divorzio il matrimonio non esiste più. Quante persone dopo la sentenza di divorzio dicono: “l’ex marito” o “l’ex moglie”. È proprio il contrario di ciò che afferma Gesù nel Vangelo di oggi. Continuerò tale tema nei prossimi giorni.