11-09-2023

Nella settimana scorsa abbiamo riflettuto ripetutamente sul tema dell’offerta. Perciò stasera vi spedisco una famosa preghiera di sant’Ignazio. Credo che sintetizzi bene il cammino di questi ultimi giorni.

 

«Prendi, Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo; tu mi hai dato tutte queste cose, a te, Signore, le restituisco; sono tutte tue, disponine secondo la tua volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia, queste sole, mi bastano» (sant’Ignazio di Loyola).

 

Resta qualche piccola domanda. Se offro a Dio la mia libertà e la mia volontà, in questo modo non perdo la mia autonomia? La mia creatività non è mortificata? Perché Dio ci tiene tanto a che facciamo la sua volontà?

Il Signore ci dice: chi mi ama osserva i miei comandamenti (cfr. Gv 14,21). È come se un giovane dicesse alla sua fidanzata: se mi vuoi bene, devi fare ciò che ti dico.

Vi confido la mia più grande riserva su un modo molto diffuso di vivere il cristianesimo: io organizzo tutta la mia vita: i miei studi, le mie amicizie, il mio tempo libero, il mio fidanzamento o la mia convivenza… Alla fine offro a Dio la mia volontà! Quale volontà, se ho già deciso tutto io? Magari mi rivolgerò a Dio perché mi aiuti a fare quello che è semplicemente il mio progetto. E se non mi aiuta, mi arrabbio pure e Lo rimprovero.