18-08-2023

Il brano del Vangelo della s. Messa di oggi (Mt 19,3-12) tratta i temi del celibato e dell’indissolubilità del matrimonio. Voglio farvi conoscere cosa afferma san Giovani Paolo II:

 

«La verginità e il celibato per il Regno di Dio non solo non contraddicono alla dignità del matrimonio, ma la presuppongono e la confermano. Il matrimonio e la verginità sono i due modi di esprimere e di vivere l’unico Mistero dell’Alleanza di Dio con il suo popolo. Quando non si ha stima del matrimonio, non può esistere neppure la verginità consacrata; quando la sessualità umana non è ritenuta un grande valore donato dal Creatore, perde significato il rinunciarvi per il Regno dei Cieli» (Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 22-11-1981, 16).

 

È evidente che il Papa ci esorta a vedere sia il matrimonio sia il celibato sacerdotale nell’ottica soprannaturale, cioè alla luce dell’amore del Signore verso la Chiesa.

Poi egli parla della fecondità spirituale anche dei vergini e dell’importanza della fedeltà. Inoltre, è molto interessante anche il cenno alle persone non sposate.

 

«Pur avendo rinunciato alla fecondità fisica, la persona vergine diviene spiritualmente feconda, padre e madre di molti, cooperando alla realizzazione della famiglia secondo il disegno di Dio. Gli sposi cristiani hanno perciò il diritto di aspettarsi dalle persone vergini il buon esempio e la testimonianza della fedeltà alla loro vocazione fino alla morte. Come per gli sposi la fedeltà diventa talvolta difficile ed esige sacrificio, mortificazione e rinnegamento di sé, così può avvenire anche per le persone vergini. La fedeltà di queste, anche nella prova eventuale, deve edificare la fedeltà di quelli […]. Queste riflessioni sulla verginità possono illuminare ed aiutare coloro che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, non hanno potuto sposarsi ed hanno poi accettato la loro situazione in spirito di servizio» (Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 22-11-1981, 16).

 

Spesso sento laici con idee confuse sull’importanza del celibato sacerdotale. Io sono certo che, per avere le idee chiare su questioni così complesse e delicate, occorrano due requisiti: una vita davvero in sintonia con la volontà di Dio (confessione frequente, tanta preghiera…) e uno studio accurato, serio, costante. Perciò a chi vuole approfondire tale tema segnalo un’enciclica ricchissima di papa Montini: la “Sacerdotalis caelibatus”, del 24 giugno 1967.

Vi esorto a pregare per tutte le persone in difficoltà nel vivere la fedeltà nel matrimonio o nella vita consacrata. Preghiamo anche per coloro che hanno fatto la scelta gravissima di abbandonare gli impegni presi (nel matrimonio o nel sacerdozio o nella vita religiosa).

Ancora oggi mi è giunto un ulteriore invito a pregare per una persona malata, in particolare per un ragazzo. Vi ringrazio sempre di cuore.