Pensiero serale del 22-04-2024

Stasera con la mia comunità continuo il cammino del Decalogo e vedo aprirsi prospettive molto interessanti e nuove, a livello sia spirituale sia morale. Poco fa ho conosciuto la preghiera, che ora vi spedisco. L’ho confrontata con i Dieci Comandamenti. Uno può pensare che, non uccidendo e non derubando, sta a posto, ma se si confronta con questa preghiera che ora vi do, davvero può rendersi conto che proprio a posto non sta.

 

«Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni. 

Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole. Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio. Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l’uno con l’altro, come avremmo fatto con te. 

Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre. Così sia» (Ignacio Larrañaga).