Pensiero serale del 24-11-2023

bibbia

Stasera voglio riprendere a presentare i pensieri del santo Curato d’Ars. Chi conosce la sua vita e la sua spiritualità non può che restarne ammirato. Ovviamente è un faro per tutti i sacerdoti, ma penso che, nel modo che solo lo Spirito Santo può suggerire, insegna tanto a ogni persona.

«Un cristiano creato ad immagine di Dio, riscattato dal sangue di un Dio, un cristiano, un figlio di un Dio, il fratello di un Dio, l’erede di un Dio! Un cristiano, l’oggetto del compiacimento delle Tre Persone divine, il cui corpo è il tempio dello Spirito Santo: ecco ciò che il peccato disonora!

Se ci pensassimo bene, non potremmo vivere e offendere un Dio che è così buono, che ha un cuore così buono e che ci ama tanto.

Alcuni peccatori non lo vorrebbero a casa loro. Andrebbero perfino a prendere il fucile per farlo morire e non sentir più parlare di Lui. Non importa, Lui aspetta sempre sulla porta.

Quando Nostro Signore è sull’altare durante la Santa Messa e noi preghiamo per i poveri peccatori, Egli lancia raggi di luce nei cuori di questi poveri peccatori per far loro conoscere le loro miserie e farli convertire, se sono fedeli alla grazia.

La sua pazienza ci attende» (SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY).

Il santo Curato d’Ars ci aiuta a comprendere cosa davvero conta: essere certi dell’Amore di Dio, lottare contro il peccato, amare i peccatori aiutandoli a convertirsi. Ma ognuno dovrebbe dire: “la prima conversione è quella mia” (è l’unica che davvero dipende da me, oltre che naturalmente dalla Grazia!). Sentii vari anni fa uno psicologo fare questo esempio: “ognuno ha un’automobile e uno sterzo. Io ho in mano solo lo sterzo della mia automobile. A questo io devo badare”. Troppo spesso ci disperdiamo a badare agli sterzi degli altri… che non dipendono da noi. Questo non significa ovviamente cadere nell’individualismo o nell’intimismo. Significa che non devo disperdermi e passare il tempo sprecando le energie a guardare e a giudicare. Direbbe papa Francesco: alcuni passano la vita a guardare dal balcone (è un’immagine che ha usato più volte, per esempio il 31 dicembre 2013 e il 13 gennaio 2017).
Vi ringrazio sempre per la bontà con cui pregate per i malati e per le varie intenzioni che vi affido di volta in volta. Proprio ieri sera mi è stata segnalata un’altra persona. In realtà ce ne sono tante. Cerchiamo sempre di progredire nell’amore e nella preghiera! Io sto cercando di affidare a Gesù e alla sua e nostra Madre ogni giorno le intenzioni di ciascuno di voi.

 

Marcello De Maio