Oggi ho ascoltato questa preghiera. Non so se l’avete già ascoltata anche voi, ma sono sicuro che potrà donarci luce e pace. Mi sembra rivolta soprattutto a persone anziane come me, ma darà un grande giovamento a ognuno che vorrà meditarla. È espressione di una unione profonda con la nostra madre del Cielo.«Nella sera della mia vita aiutami, o Maria, a ringraziare il Signore per tutto il bene che Lui ha operato in me. Con te voglio cantare il mio Magnificat, donami la certezza che tutte le mie colpe sono perdonate e che la mia sofferenza di oggi, la mia solitudine, la coscienza dei miei limiti possono portare frutto. Aiutami ad amare quanti mi circondano con comprensione e indulgenza. Insegnami ad accettare il mondo così com’è e i giorni così come sono. Aiutami ancora nei limiti delle mie forze a rendere il servizio e, se ciò non è possibile, a donare agli altri un sorriso di riconoscenza, di fiducia e di incoraggiamento. Preservami dalla tristezza, dalla noia e dal cattivo umore. Preservami anche dai rimpianti inutili, dai ricordi che mi turbano, dall’angoscia del dubbio. Dammi la certezza, Maria, che la mia vita ha pur sempre un senso. Ottienimi la fiducia incrollabile di sapere che il Signore mi attende come il padre del figliol prodigo, per accogliermi, stringermi sul suo cuore e farmi entrare nella gioia senza fine. Amen».