Oggi ho ascoltato una preghiera che mi ha molto colpito. Eccola. «Signore, aiutami a dire sì. Ho paura. Ho paura dirti di sì, Signore. Non so ancora che cosa vuoi e dove mi vuoi portare. Ho paura che tu mi voglia condurre proprio là dove io non voglio andare. Ho paura che tu mi spinga per strade a me non gradite, di firmare una carta in bianco, di dirti un sì che poi reclama altri sì. Mi fai paura, Signore, anche se sento di amarti. Ho paura del tuo sguardo perché esso è irresistibile. Ho paura della tua esigenza, perché sei un Dio geloso. Ho paura del tuo amore, perché sei troppo misterioso e impegnativo; e con queste paure mi dibatto in contraddizioni e angosce a non finire. Sono incerto sulle mie scelte, insicuro nelle mie decisioni e sempre più insoddisfatto di ciò che sono, di ciò che faccio. Ma cosa vuoi da me, Signore? Mio Dio, cosa vuoi ancora? E Dio mi rispose: Fidati di me».Questa preghiera mi sembra piena di sofferenza e mi pare anche collegata con le letture della s. Messa di questa domenica (Ger 17 e Lc 6). Chi segue Gesù, non ha sempre un cammino molto facile. La questione fondamentale è fidarsi di Lui, lasciarsi amare da Lui. Non scandalizziamoci della Croce!