Pensiero serale 23-01-2025

Ho pensato di riportare alcuni pensieri di ieri con un mio commento.

Il primo pensiero (“La più grande delle tentazioni è di non averne alcuna”) deve davvero farci riflettere molto. Essere tentati certamente non è piacevole, ma essere tentati e non accorgersene è terribile. Potreste chiedermi com’è possibile essere tentati senza accorgersene? Provo a dare due risposte:
• Ho una coscienza totalmente deformata e quindi sto nella confusione completa tra bene e male.
• Sono talmente abituato ai miei peccati che, per non soffrire devastanti sensi di colpa, non mi accorgo proprio più quando sono spinto a commetterne altri o a ripeterli…

Il terzo pensiero (“I santi conoscevano se stessi meglio di quanto conoscessero gli altri: ecco perché erano umili”) va meditato davvero con attenzione, forse può essere interpretato in vario modo. Ho pensato che, se mi confronto con gli altri (cfr. Mt 7,3-5), perdo tempo a giudicare gli altri, posso facilmente insuperbirmi e trascuro la mia crescita spirituale…; baderò più alla conversione altrui, invece che alla mia. Se vivo dinanzi alla Luce di Dio, vedrò più facilmente le mie mancanze e mi sentirò spinto a crescere verso la perfezione.

Con il quarto pensiero: (“L’uomo ha un bel compito: quello di pregare e di amare”) il santo Curato ci dà un consiglio stupendo su come impegnare il tempo! È molto significativo l’accostamento di preghiera e carità. Pregare è essenzialmente fare esperienza di Amore, di essere amati dal Signore. Inoltre io, pregando, amo e aiuto gli altri appunto con la preghiera. L’amore vero, quello cristiano, deve scaturire da una vera esperienza di preghiera. È anche vero che una preghiera, che non si concretizza nell’amore costante verso il prossimo, … forse non è vera preghiera. Vi segnalo due passi famosi del Vangelo secondo Luca: 1,39-56 e10,29-37.

Il sesto pensiero (“I peccati che si nascondono ritorneranno tutti a galla”) mi ha fatto riflettere sull’importanza del sacramento della Penitenza e della formazione della coscienza. Vi consiglio di confrontarlo con una frase bellissima del profeta Michea: 7,19.

Il settimo pensiero (“Il sacerdozio è 1’amore del cuore di Gesù”) mi ha colpito moltissimo e sono rimasto quasi confuso, pensando a come sono indegno di essere stato chiamato a un così alto ministero. Siamo davvero esortati a vedere con immensa fede i sacerdoti e a pregare per loro.

L’ottavo pensiero (“L’uomo, creato per amore, non può vivere senza amore: o ama Dio, o ama il mondo”) forse è quello che mi ha coinvolto di più. Ricordo una delle affermazioni più belle che ci ha donato san Giovanni Paolo II:

«L’uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non s’incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente» (Redemptor hominis, 4-3-1979, n. 10).

Ovviamente possiamo capire la frase del Curato sul mondo se sappiamo cosa la Bibbia dice del mondo. Anzitutto vi segnalo la Nota della Bibbia di Gerusalemme a Gv 1,10, p. 2516.
Poi ci sono questi altri passi:
Gv 12,31
Gv 14,30
Gv 16,8-11
1 Gv 2,15-17
1 Gv 4,5
1 Gv 5,4-5
1 Gv 5,19

Del mondo parlo nel mio manuale: DE MAIO MARCELLO, Liberi nella verità. Manuale di teologia morale fondamentale, Brunolibri, Salerno 2022, pp. 145-147.