Credo che dovremmo pregare un po’ di più per le vocazioni. Ovviamente mi riferisco a tutte le vocazioni, inclusa la vocazione al matrimonio. Stasera vi spedisco una preghiera scritta dal cardinale Comastri specificamente per i sacerdoti.
«Signore Gesù, Tu hai chiamato Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni e una schiera innumerevole di uomini, ai quali hai regalato la Tua fiducia per continuare la Tua opera, per seminare la vera speranza, per curare l’infelicità umana.
Grazie, Signore, per il dono del sacerdozio! Grazie per aver chiamato degli uomini peccatori a lottare contro il peccato degli uomini! Donaci, o Signore, uno stupore inesauribile e una fede grande per accogliere questo dono che nasconde il Dono del Tuo Amore.
Grazie, Signore, per averci amato cosi!
Signore Gesù, grazie per il sacerdote che ci ha battezzato, per il sacerdote che ci ha dato il primo perdono, per i sacerdoti che ci perdonano ogni giorno e ogni giorno ci regalano la Santa Eucaristia; grazie per il sacerdote che ci darà l’ultimo perdono nell’ultimo giorno della nostra vita! Signore, abbi pietà di noi e manda anche oggi santi sacerdoti alla Tua Chiesa. Amen» (ANGELO COMASTRI).
Certamente c’è il grave problema della scarsità a livello numerico. Mi pare che almeno in Italia ci sia una costante diminuzione sia di sacerdoti sia di seminaristi, ma credo che quello che conta è la santità cui siamo chiamati tutti. Preghiamo di più perché i giovani sappiamo essere davvero in ascolto della chiamata. Preghiamo per coloro che hanno abbandonato il ministero. Lungi dal giudicarli, preghiamo comunque per loro. Preghiamo per coloro che sono in crisi. Io credo che dovremmo pregare molto per i vescovi perché sappiano seriamente seguire i sacerdoti, soprattutto quelli più in difficoltà. Io sono certo che il lavoro principale sia la formazione costante, successiva ai sacramenti: per adolescenti, giovani, adulti. Allo stesso modo penso che la Chiesa dovrebbe curare molto meglio la formazione permanente di noi sacerdoti. Per tutti questi motivi vi chiedo preghiera e vi ringrazio per come collaborate con la missione della Chiesa.