Oggi ricordiamo san Giovanni XXIII. Infatti, in questo giorno, nel 1962, iniziò il Concilio Vaticano II da lui fortemente voluto.
Il 13 aprile 1963, Sabato Santo, recitò questa preghiera.
«Principe della pace, Gesù Risorto, guarda benigno all’umanità intera. Essa da Te solo aspetta l’aiuto e il conforto alle sue ferite. Come nei giorni del tuo passaggio terreno, Tu sempre prediligi i piccoli, gli umili, i doloranti; sempre vai a cercare i peccatori. Fa’ che tutti Ti invochino e Ti trovino, per avere in Te la via, la verità, la vita. Conservaci la tua pace, o Agnello immolato per la nostra salvezza: Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace! Allontana dal cuore degli uomini ciò che può mettere in pericolo la pace, e confermali nella verità, nella giustizia, nell’amore dei fratelli. Illumina i reggitori dei popoli, affinché, accanto alle giuste sollecitudini per il benessere dei loro fratelli, garantiscano e difendano il grande tesoro della pace; accendi le volontà di tutti a superare le barriere che dividono, a rinsaldare i vincoli della mutua carità, a essere pronti a comprendere, a compatire, a perdonare, affinché nel tuo nome le genti si uniscano, e trionfi nei cuori, nelle famiglie, nel mondo la pace, la tua pace».
Credo che per la pace siano fondamentali l’umiltà, il dialogo, il perdono, la preghiera, la penitenza. Chiediamoci sempre se siamo davvero costruttori di pace con le parole, con le azioni, anzitutto con i pensieri.