Stasera voglio ancora collegarmi col tema trattato ieri: “conoscere Gesù”. Vi segnalo alcuni punti su cui riflettere. Spero soprattutto che possiate meditare i passi del Vangelo che vi propongo.
Teniamo presente che Gesù potrà dire un giorno: “non vi conosco” (Mt 25,12). Cfr. Mt 7, 21-23; Lc 13, 25-27.
Lo stesso Pietro disse poi di non conoscere Gesù (cfr. Mt 26,74).
Satana conosceva bene Gesù: “Io so che tu sei: il santo di Dio!” (Mc 1,24).
Anche i compaesani di Gesù presumevano di conoscerlo. Cfr. Mt 13,54-58; Mc 6,1-6.
Come hanno fatto a conoscere Gesù persone come san Paolo, sant’Agostino, san Francesco d’Assisi?
Io ho mai fatto esperienza che Gesù mi conosce e mi guarda?
Ecco un pensiero di un grande pensatore, scienziato e mistico.
«La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l’orgoglio.
La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione.
La conoscenza di Gesù Cristo sta tra una e l’altra, poiché in essa troviamo Dio e la nostra miseria».
Forse qualcuno indovinerà di chi si tratta.