Stasera avrei voluto continuare con voi a meditare sulle letture della s. Messa di oggi, invece ho pensato di spedirvi un racconto che …uno di voi mi ha donato qualche giorno fa. In qualche modo riprende un consiglio che più volte ci ha dato papa Francesco riguardo al comportamento più adatto da usare nei rapporti col nemico di Dio, Questo racconto ci fornisce anche un consiglio molto concreto per rapportarci in modo corretto col nostro passato e anche col nostro futuro.
«Un giorno, il diavolo apparve a tre monaci e chiese loro: “Se vi dessi il potere di cambiare qualcosa del vostro passato, cosa cambiereste?”
Il primo monaco, con grande zelo apostolico, rispose subito: “Io ti farei cancellare il momento in cui tentasti Adamo ed Eva, cosicché l’umanità non sia più appesantita dal peccato originale e dalle sue conseguenze”.
Il secondo monaco, che aveva un cuore pieno di misericordia, rispose: “Io ti farei cancellare la tua decisione di allontanarti da Dio e di condannarti in eterno”.
Il terzo monaco era il più semplice dei tre.
Anziché rispondere al diavolo si INGINOCCHIÒ, fece il SEGNO della CROCE e PREGÒ: “Signore, liberami dalla tentazione di farmi assorbire dal pensiero di quello che avrebbe potuto essere e non è stato”.
Al sentire questa preghiera, il demonio si spaventò, lanciò un grido stridente e contorcendosi dal dolore scomparve.
Attoniti, gli altri due chiesero al loro compagno: “Fratello, perché hai risposto così?”
Il monaco spiegò: “Prima di tutto, NON HA SENSO dialogare con il Nemico perché ti mentirà sempre.
Secondo: NESSUNO al MONDO ha il POTERE di CAMBIARE il PASSATO, neppure il diavolo.
Terzo: il diavolo non è minimamente interessato ad aiutarci. Mai. Con quella sua richiesta, egli ha provato a IMPRIGIONARCI nel PASSATO per farci TRASCURARE il PRESENTE, per farci perdere il presente.
Perché?
Perché il PRESENTE è l’UNICO TEMPO in cui, PER GRAZIA DIVINA, possiamo fare ancora qualcosa di utile e di buono COLLABORANDO con Dio.
Lo stratagemma più comune del diavolo per bloccare la vita delle persone e che impedisce loro di gustare il bello che hanno a portata di mano adesso sta proprio nel farci perdere il tempo ancora a disposizione nei rimpianti e nei pensieri del tipo “AVREBBE POTUTO ESSERE MA NON È STATO”».