18-07-2023

Il commento di monsignor Aiello al brano del Vangelo di oggi mi sembra davvero intenso, esigente, forse addirittura … scoraggiante. Credo che sia un forte appello perché cresciamo in umiltà, ascolto, disponibilità.

 

«Lectio Divina

La salvezza non è una polizza

 

Lettura

Corazìn, Betsàida, Cafàrnao sono affrontate con particolare durezza da Gesù e rimproverate per la loro incredulità. Nelle loro piazze, nelle loro case, per le strade, Gesù ha compiuto molti prodigi, ma esse non hanno corrisposto alla grazia. Ovviamente, il rimprovero aspro non è per le città di pietra, ma per gli abitanti, le cittadinanze, uomini e donne, vecchi e giovani che non si sono lasciati commuovere dalla presenza di Dio alla loro portata, e hanno chiesto o hanno gridato al miracolo avvenuto con un’ovazione da stadio, ma hanno girato le spalle o fatto commenti, come se si fosse trattato di fenomeni da baraccone.

 

Meditazione

«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! […] E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!››. Lo bevo tutto il livore di Gesù, e sento rivolti a me i suoi rimproveri e la sua amarezza perché, a fronte di tanti doni e tante grazie, il mio cuore è ancora lontano da Lui. Se faccio la conta di tutti gli aiuti e di tutte le grazie ricevute fin da bambino, i libri letti, i buoni sermoni ascoltati, l’ausilio di maestri e testimoni, l’esempio di genitori e guide sante, mi accorgo di essere come un pozzo screpolato che ha bevuto senza trattenere. Senza ricordare. Senza portare frutto. Sono certo che altri si sarebbero convertiti e sarebbero già santi solo con un terzo dei doni che io ho sciupato. Penso al giorno del giudizio, quando coloro che fino ad oggi ho ritenuto lontani e peggiori saranno trattati meno duramente di me. Allora, dinnanzi a questa Parola, chiedo il dono del pentimento e di essere liberato dalla falsa sicurezza di essere salvo solo perché ho pratica con candele, incensi e processioni. A volte entra in me la presunzione di salvezza solo perché sono iscritto ad associazioni ecclesiali e sono cresciuto all’ombra del campanile. Ma quando Gesù ha fame e viene a cercare frutti sul mio albero ne trova? Tiro e Sidòne e, addirittura, Sòdoma saranno trattate meno duramente delle città benedette da Gesù con il suo passaggio, perché esse, se avessero ricevuto le stesse visite, si sarebbero già convertite. Oggi, oggi stesso riprendo il cammino cristiano, che è un itinerario di conversione che non ammette più ritardi. Forse essere santi” è ricominciare ogni giorno daccapo, senza appoggiarsi a presunti meriti acquistati in passato. Sono ancora in tempo. Coraggio, il Signore ci aspetta, è lì che ci attende, ansioso, sulla finestra di casa, a braccia aperte.

 

Preghiera:

Liberami, Padre buono e misericordioso, dalla presunzione di essere già al sicuro, perché “chi sta in piedi cerchi di non cadere”. Donami la grazia del pentimento e del bisogno di ritornare da te, memore di tutte le cose buone che mi hai donato finora.

 

Agire:

Enumero, come in una litania, le più grandi grazie ricevute che ricordo, e ripeto ogni volta: Eterna e la tua misericordia!”. Poi faccio un buon esame di coscienza e vado a confessarmi» (Aiello Arturo, La salvezza non è una polizza, in Messa meditazione 2023, luglio-agosto, pp. 161-162).

 

Qualche domanda: ho capito che non c’è solo la conversione ecologica o quella pastorale, ma anche e anzitutto quella a livello etico, che scaturisce dalla vera vicinanza col Signore? Come c’è il rischio che io sia vicino all’Eucaristia solo fisicamente, così forse in tante famiglie ci può essere una vicinanza di centimetri, ma non di vero amore nel Signore, vero dialogo, vera e profonda comunione che poi diventi missione.