17-08-2023

Non ricordo come e dove ho trovato la preghiera che vi spedisco stasera. Talvolta mi assale il dubbio (la speranza?) che il Signore guidi la mia ricerca per dare ristoro, luce e anche verità a tanti di voi. Le parole che stasera vi spedisco mi sembrano più belle, più intense, più consolanti e più profonde di quelle che in genere vi mando. Meditare questa preghiera mi ha donato luce, pace e speranza. È molto bello il fatto che con queste parole preghiamo anche per tante altre persone, che magari non conosciamo e che – speriamo –incontreremo in Paradiso.

 

«VERGINE DELLA NOTTE

 

Santa Maria, Vergine della notte, noi t’imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore, irrompe la prova, sibila il vento della disperazione, o il freddo delle delusioni o l’ala severa della morte.

Liberaci dai brividi delle tenebre.

Nell’ora del nostro calvario, Tu, che hai sperimentato l’eclissi del sole, stendi il tuo manto su di noi, sicché, fasciati dal tuo respiro, ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.

Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.

Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo.

Preserva da ogni male i nostri cari che faticano in terre lontane e conforta, col baleno struggente degli occhi, chi ha perso la fiducia nella vita.

Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat, e annuncia straripamenti di giustizia a tutti gli oppressi della terra.

Se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto.

E sveglieremo insieme l’aurora.

Così sia» (Mons. Tonino Bello).