05-09-2023

Ribadisco che il pensiero, che vi ho spedito ieri, era molto impegnativo e vi ringrazio per l’attenzione e la pazienza che avete dimostrato. Comunque ciò che ho scritto ieri è rimasto in un certo senso incompleto. Forse qualcuno avrà notato che, riportando una pagina del mio Manuale per commentare Rm 12,1-2, affermavo che san Paolo effettuava due esortazioni. In effetti, ieri mi sono limitato soltanto alla prima (quella relativa all’impegno di offrire i corpi in sacrificio). Ritengo molto importante tale esortazione, in quanto riguarda la nostra vita concreta: se intendiamo bene la corporeità, viviamo in modo corretto anche ciò che riguarda la sessualità, l’affettività e pure la sofferenza. Comunque, ieri sera non ho parlato della seconda esortazione contenuta sempre nel medesimo brano di Rm 12,1-2. Stasera vi presento tale seconda esortazione, ancora prendendo spunto dal mio Manuale e poi col commento del biblista Costa:

 

«Passiamo alla seconda esortazione, costituita da due imperativi, di cui uno è negativo («non conformatevi»), mentre l’altro è positivo («lasciatevi trasformare»). Non bisogna conformarsi a questo mondo, al suo modo di pensare e di agire» (fin qui il mio Manuale a p. 397).

 

Ecco adesso il commento del professore Costa:

 

«Il cristiano che vive la vita nuova nello spirito, deve essere non conformista rispetto al mondo presente che è illusorio e vano. Ma non basta: il credente, infatti, mosso dall’azione dello Spirto Santo, deve cambiare radicalmente (trasformatevi), deve operare una metamorfosi (cfr. 2 Cor 3, 18) interiore: deve cambiare inizialmente se stesso e poi il mondo, al quale non deve conformarsi. E questa trasformazione di se stesso è un rinnovare continuamente il suo giudizio, il suo modo di pensare per poter essere libero e pronto nella ricerca e nel discernimento del volere di Dio [Giuseppe costa (a cura di), Lettera ai Romani. Nota a testo di Rm 12, 1-2, in Luciano Pacomio (a cura di), Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1995, p. 2703].

 

Certamente ricordate che 26 anni fa in questo giorno santa Teresa di Calcutta concludeva la sua esistenza terrena. Tra l’altro, penso che madre Teresa abbia vissuto la propria corporeità in modo splendido, mettendola al servizio di tanti corpi sofferenti. Oggi tutti abbiamo bisogno di seguire questo esempio e abbiamo il compito di educare ragazzi e giovani in tal senso.

Qualche giorno fa senza … cercarla ho letto una frase di madre Teresa, che mi è sembrata molto originale e profonda. La lascio alla vostra meditazione.

 

“Osservate le stelle, la luna, il sole come si muovono in silenzio. Dobbiamo ascoltare il silenzio, se vogliamo sentire l’anima commuoversi”.